Il movimento nell'espressione artistica di Luigi Petracchi
Quello che colpisce, a prima vista, quando uno si sofferma dinnanzi alle opere di Luigi PETRACCHI,è il movimento,la vitalità e la liberalizzazione di ogni piccolo,minimo,particolare e dell’insieme totale. Tutti i temi che PETRACCHI ci presenta riflettono soggetti in movimento,forse verso un ideale sereno,dove pace e libertà si affiancano e si sovrammettono. Questa tematica,che ricolma le sue opere,accentua la tensione e rimarca una ricerca,motivo di vita,e che ogni creatura prende come motivo di vita. E tutto questo si riflette,incluso,in una interessante opera,che trovando obbligo nello spazio redazionale concesso,non possiamo pubblicare come illustrazione,ma che ci risulta degna di positiva critica: “ILGRIDO”. Il tema di questo lavoro è accentrato sulla figura di un crinito stallone che emerge,prorompendo dalle tenebre e dal buio che lo opprime,dimostrando,con la sua stessa testa,ben disegnata e resa realistica da un movimento plastico,la gioiosità per questa recuperata libertà. Innalzandosi verso un accecante luce,che lo illumina e coinvolge. Mettendo testa e criniera in primissimo piano,la figura,ricolma di simbolismo,accompagna questo movimento,come un esasperato balzo verso la vita che lo attende. L’autore accompagna questi movimenti,da noi rilevati e messi in posizione di analisi,con sicuri segni e tracciati che rafforzano l’intera composizione. Segni e tracciati che possono essere macchie o zone ombrali,ma che sempre portano avanti la linea e il movimento,che risulta ritmo creativo in ogni tema trattato. L’opera che riproduciamo è la più rappresentativa,e vuole,come testimone,essere la dimostrazione di come PETRACCHI evita la staticità nei suoi soggetti. Infatti,armonia compositiva,e rigore nella strutturazione del soggetto,sono alla base della sua espressione artistica. Misura nelle proporzioni e cura nell’insieme ,distinguono Luigi PETRACCHI,facendolo emergere anche perché,al movimento caratterizzante,egli aggiunge una forza di linea descrittiva e nello stesso tempo espressiva,che unisce tutto l’insieme creativo. Possedendo un tratto sicuro ed efficace,egli dimostra la sua predisposizione al disegno,attraverso opere di tema,come “SENZA TITOLO”,che allude al Mosé e alla Tavola della Legge. È questa una creazione di grande effetto poetico e compositivo,nella quale l’autore,senza entrare nella descrizione,o rimarcare il tratto,infonde imponenza nella raffigurazione,dimostrando il senso di religiosità e grandiosità scenica che avvolge l’opera. Conoscitore di simbolismi e di figura,rende personali il segno e l’opera.
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